La sorgente di riserva permette di alimentare l’impianto di distribuzione  di  un  gas  medicale  in  caso  di  indisponibilità delle sorgenti primaria e secondaria.

Quando  la  pressione  nella  rete  di  distribuzione  principale diminuisce, la sorgente di riserva entra in funzione automaticamente erogando una pressione prossima a quella di esercizio. Tale caratteristica incrementa l’affidabilità dell’impianto quando l’intervento della sorgente avviene in situazione di consumi particolarmente elevati.

L’intervento dell’operatore è richiesto solamente per azionare la leva che permette al dispositivo di alimentare l’impianto alla pressione operativa massima.

Sono disponibili due configurazioni del dispositivo che si differenziano per le prestazioni in termini di flusso erogato:

• Sorgente da 44 m3/h   (N2) con pressione di uscita di 900 kPa.
• Sorgente da 150 m3/h (N2) con pressione di uscita di 900 kPa.

Il dispositivo è installabile su tutti gli impianti indipendentemente dalla configurazione delle centrali.

 Principali caratteristiche del dispositivo sono:

- dimensioni contenute

- pressione di intervento automatico prossima a quella di esercizio dell’impianto

- pressostato o trasduttore per la segnalazione di bassa pressione nelle bombole

- valvola di spurgo integrata

- valvola di sicurezza per la pressione di uscita con predisposizione per connessione tubazione di scarico

- manometri per l’indicazione della pressione nelle bombole ed in uscita dal dispositivo.